Il sistema di copyright è indicato dal simbolo © e sta a significare una riserva del diritto d’autore perché si eviti la riproduzione dell’opera senza la sua autorizzazione.
In Inghilterra il sistema copyright tutela l’uso di un’opera nata dal processo creativo di qualcuno, al pari della regolamentazione italiana del diritto d’autore.
L’era digitale e il Web si basa sulla distribuzione e creazione di materiale di vario genere, dai video alle immagini, aprendo nuovi scenari al diritto d’autore.
Il sistema copyright è un sistema di tutela con la specifica funzione di dare la certezza di appartenenza di un’opera.
Il sistema copyright, quindi, nasce con l’obiettivo di contrastare ogni tentativo di plagio o contraffazione da parte di altre persone e/o aziende.
Questa tutela di appartenenza avviene tramite deposito dell’opera alla SIAE – Società Italiana Autori ed Editori- oppure presso un organismo pubblico, come ad esempio un Notaio come pubblico ufficiale.
Con la diffusione del Web e la circolazione di contenuti, si è rilevata sicuramente una difficoltà maggiore per il monitoraggio e il controllo del materiale.
E se il SEO è un parametro di diffusione con i motori di ricerca, che forniscono risultati in base alle chiavi di ricerca inserite, d’altro canto la mole di materiale è davvero ingente.
Nuovi contenuti e opere creative finiscono sul web e vengono condivise in modo virale su tutti i social network.
Il sistema copyright si è, quindi, evoluto anche rispetto a un vuoto normativo.
Facebook, Google e Twitter sono soltanto alcuni esempi, di realtà che hanno articolato con regole scritte il diritto di riproduzione.
Accade cioè, che gli utenti sottoscrivono specifiche regole e le accettano in forma di contratto, informale.
In altre parole ogni volta che un utente si registra, deve infatti accettare i termini d’uso, regole che sono state scritte da soggetti privati e che non hanno una valenza né internazionale e tantomeno condivisa.
