Tecnologia biomedica: la salute 4.0

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La tecnologia biomedica è senz’altro un’interessante e prolifica branca della ricerca e della progettazione, in materia di gestione della salute e assistenza.

L’obiettivo ultimo di questo fecondo settore che coniuga la tecnologia e la medicina, la tecnologia biomedica appunto, è produrre un globale beneficio per il paziente grazie all’impiego di cure proporzionate alla situazione clinica.

Gli esempi che possiamo fornire di come la tecnologia biomedica sia intervenuta nel settore della salute producendo nuovi e sofisticati macchinari sono molti: dall’elettrocardiogramma all’elettroencefalogramma, dagli apparecchi dell’imaging per la radiografia, ecografia, Tc e Rmn, Pet, Spect, alle protesi valvolari cardiache a quelle vascolari e alle protesi di arti e delle articolazioni.

La riduzione dell’impatto della patologia sulla qualità della vita della persona è senz’altro un ragguardevole obiettivo, tuttavia le nuove frontiere della ricerca biomedica e i progressi della biotecnologia destano anche preoccupazione sia in campo etico che socio-politico sull’invadenza della cura e sul reale ed effettivo dolore del paziente.

Se è vero, dunque, che la tecnologia biomedica e il suo sviluppo implicano problemi di tipo etico, è pur vero d’altro canto, che nuove e sofisticate tecniche riescono ad ampliare le aspettative di vita delle persone ammalate.

Rimane un concetto, quello dell’autodeterminazione del paziente, rivendicata spesso come assoluta e irrelata e che è divenuta molto pregnante soprattutto nelle tecniche di inizio vita e fine vita

Rispetto a questo concetto è possibile citare quel che accadeva  sul piano filosofico dei neo-utilitaristi dell’800: “Su sé stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano”.

Ciononostante  da un punto di vista medico è necessario riflettere sul problema dell’impiego delle tecniche che non migliorano la qualità della vita ma prolungano solo il tempo del vivere.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha posto grande attenzione all’opera di trasformazione dei sistemi tecnologici e informativi sia a livello nazionale sia regionale, nonché alla presa in carico delle persone affette da patologie croniche, con particolare attenzione verso gli over 65, prevedendo lo sviluppo di nuovi progetti di telemedicina per l’assistenza a distanza da parte dei sistemi sanitari regionali.

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